John Frusciante è rientrato nel gruppo!
Ripercorriamo insieme le tappe più importanti della sua carriera con i Red Hot Chili Peppers
I Red Hot Chili Peppers hanno annunciato così, a sorpresa, il ritorno del loro storico chitarrista, mandando in visibilio milioni e milioni di fan. Del resto non è la prima volta che succede, ma dopo ben dieci anni erano pochi quelli che avrebbero scommesso sul ritorno di Frusciante. E invece ci ritroviamo davanti ad un nuovo pezzo di storia per l’amata band statunitense. Una band che non ha bisogno di presentazioni, basti pensare al fatto che nel 2012 è stata inserita nella Rock n Roll Hall Of Fame e che a conti fatti, ha venduto più di 80 milioni di dischi in tutto il mondo. Ma qual è la storia dietro Frusciante e i Chili Peppers?
John Anthony Frusciante, uno dei 100 migliori chitarristi di tutti i tempi secondo la rivista Rolling Stone, entrò a far parte dei RHCP nel 1988, grazie all’amicizia stretta con il bassista Flea e al suo incredibile talento. Con i Peppers inciderà 5 dei loro album più di successo, ma andiamo con ordine ripercorrendo le tappe più importanti della loro carriera:
1 - Mother's Milk (1989)
Uscito nel 1989, “Mother’s Milk” è il quarto inciso dei RHCP e il primo che vede alla chitarra John Frusciante. L’influenza della sua chitarra mista al funk rock della band, sono stati gli ingredienti per un successo internazionale. È infatti grazie a questo album che i Red Hot Chili Peppers hanno iniziato a farsi conoscere in tutto il mondo.
Fun fact: Il riff finale di “Punk Rock Classic” è ispirato a quello di “Sweet Child O’ Mine” dei Guns N’ Roses.
2 - Blood Sugar Sex Magik (1991)
Ritenuto uno degli album pionieri dell’alternative rock nei primi anni novanta, “Blood Sugar Sex Magik” è spesso riconosciuto come il migliore album dei RHCP. A causa del successo del primo singolo estratto “Give It Away”, nessuno della band avrebbe pensato che un successo ancora più grande fosse dietro l’angolo. Scelto come secondo singolo, “Under The Bridge” scalò le classifiche arrivando al secondo posto della Billboard Hot 100 e divenne ben presto uno dei brani più attesi dai fan ai loro concerti.
Fun fact: il disco è stato registrato nella “The Mansion”, villa a Los Angeles dove abitò il mago Houdini. La band pensava infatti che registrando in un luogo non convenzionale la loro creatività sarebbe stata stimolata.
Ma proprio quando sembrava che andasse tutto per il verso giusto e i RHCP erano all’apice del loro successo, durante il tour di “Blood Sugar Sex Magik” le cose si complicarono. John Frusciante decise di uscire dal gruppo per motivi legati ad abuso di sostanze dovute all’incapacità di gestire il livello di fama che la band aveva raggiunto. Venne così sostituito da Dave Navarro (Jane’s Addiction) che aiutò i Chili Peppers a concludere il tour mondiale.
3 - Californication (1999)
Nel 1998, a sei anni di distanza dall’uscita dal gruppo, John Frusciante rientra nei Red Hot Chili Peppers. Il risultato è un altro disco di grande successo pubblicato l’anno successivo. “Californication” contiene alcuni dei brani con i signature riff più famosi scritti da Frusciante e assicurò il ritorno della band nelle classifiche di tutto il mondo.
Fun fact: la canzone “Emmit Remmus” (= Summer Time) è stata ispirata dalla breve relazione che il frontman Anthony Kiedis ebbe con Melanie C delle Spice Girls.
4 - By the Way (2002)
Si tratta dell’ottavo album inciso dai RHCP (quarto con Frusciante in formazione) e il terzo classificato in termini di vendite (dopo “Californication” e “Blood Sugar Sex Magik”). “By The Way” si presenta con un sound diverso dai precedenti lavori, valorizzato dalla chitarra di un Frusciante che sembrava aver finalmente ritrovato un equilibrio. Un album eccezionale dal punto di vista tecnico e non solo, un successo assicurato grazie ai milioni di fan sempre pronti a cantare con i quattro rocker.
Fun fact: la ragazza ritratta nel dipinto sulla cover dell’album è Stella Schnabel, figlia di Julian Schnabel, pittore e autore delle grafiche dell’album e l’allora fidanzata di John Frusciante.
5 - Stadium Arcadium (2006)
Arriviamo dunque all’ultimo album inciso dalla formazione storica dei RHCP. “Stadium Arcadium” è una sorta di ritorno alle origini per quanto riguarda il loro sound funk rock. L’album vince ben cinque Grammy Awards (su sette nomination) e si assicura un posto tra i migliori album del decennio grazie anche alle grandi capacità di evoluzione musicale di cui i Red Hot sono stati capaci.
Fun fact: per questo album i RHCP hanno scritto ben 38 canzoni, e malgrado ne siano contenute “solo” 28 nel doppio disco, i restanti brani (eccetto uno) sono stati pubblicati come singoli o negli album successivi.
Il 14 dicembre del 2009, inaspettatamente John Frusciante decide di lasciare nuovamente i Red Hot per dedicarsi a progetti solisti, annunciando che il chitarrista e amico Josh Klinghoffer avrebbe preso il suo posto. Dieci anni e due album dopo, arriva la notizia che nessuno si aspettava: il ritorno di Frusciante. I fan non possono che essere entusiasti alla notizia del ritorno di uno dei così definiti Guitar God, ma soprattutto data la storia tra il chitarrista e la band californiana sappiamo già che possiamo aspettarci grandi cose.
Non ci resta altro che aspettare il 13 giugno per rivedere finalmente John e i RHCP insieme a Firenze Rocks!
Scritto da Lucia Addona